L’arte di Federico Carta, in arte Crisa, continua a tracciare percorsi di connessione tra luoghi, persone e memoria. La sua recente produzione artistica si distingue per un dialogo profondo tra le superfici urbane e l’esplorazione della tela, in un processo che mantiene intatta la sua cifra stilistica, sospesa tra il racconto della metropoli e la riflessione sul rapporto tra uomo e natura.
Uno dei capitoli più significativi del suo percorso recente si è scritto al MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea di Matera, dove a marzo 2024 l’artista ha realizzato Cartogramma, una grande geografia murale dipinta nelle nuove sale del museo. Quest’opera ha un valore simbolico e concettuale rilevante: collocata nello spazio che ospita in modo permanente le opere di Maria Lai, stabilisce un ponte ideale tra Matera e la Sardegna, due territori caratterizzati da una forte identità culturale e da un legame profondo con la materia e la narrazione visiva.
La curatrice del MUSMA, Simona Spinella, ha raccontato così l’incontro con l’artista: “È attraverso uno spazio – quello di relazione – che mi ritrovo a scrivere di questa esperienza. Con Federico e Chiara, nel corso di questi mesi, abbiamo condiviso spazi d’interazione umana, intrecciando relazioni tra eventi e creando così uno spazio di possibilità.” Un’affermazione che mette in luce il carattere relazionale del lavoro di Crisa, dove il segno pittorico non è mai un gesto isolato, ma parte di un tessuto più ampio di scambi e risonanze culturali.
Il dialogo con il segno di Maria Lai si è rafforzato ulteriormente a giugno 2024 con la realizzazione di Cartogramma II, un nuovo intervento site-specific presso il Museo Stazione dell’Arte di Ulassai, in occasione della I Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Maria Lai. Quest’opera ha segnato un momento importante per Crisa, che è stato insignito del Premio del Comitato Scientifico della Biennale, riconoscimento che sottolinea la coerenza della sua ricerca con lo spirito della grande artista ogliastrina.

Crisa e Nuoro: un ritorno tra memoria e ricerca
Non è la prima volta che l’artista cagliaritano si confronta con i luoghi dell’arte contemporanea in Sardegna. Chiara Manca, tra le figure che hanno seguito il suo percorso, ricorda il primo incontro con Crisa a Nuoro nel 2013, in occasione del progetto site-specific Off, curato da Marco Peri, quando l’artista dipinse un grande murale di fronte al Museo MAN. In quel periodo, il suo linguaggio artistico era già riconoscibile, con un immaginario visivo fatto di balene (oggi cancellate), elementi urbani e scenari in bilico tra natura e antropizzazione.
Oggi Crisa torna a Nuoro con una nuova prospettiva artistica, spostando la sua ricerca su tela con la mostra “La perte n’existe pas”. Attraverso l’esposizione di sette opere realizzate nell’ultimo periodo, l’artista riflette sulla transitorietà del tempo e sulle connessioni tra la superficie pittorica e lo sguardo dei fruitori. La scelta del titolo, che in francese significa “La perdita non esiste”, suggerisce un processo di trasformazione continua, in cui il muro – elemento cardine della sua poetica – si traduce in un altro supporto senza perdere il legame con lo spazio e la memoria.
L’universo visivo di Crisa: tra paesaggi urbani e metafore della contemporaneità
Nato a Cagliari nel 1984, Federico Carta è un autodidatta che ha sviluppato il suo linguaggio artistico esplorando il disegno fin dall’infanzia. A dodici anni inizia a dipingere graffiti sui muri della sua città, per poi ampliare la sua ricerca verso la pittura su materiali di recupero e su tela. Negli anni ha affinato una poetica in cui coesistono il degrado urbano, l’attenzione per l’ambiente e l’influenza dell’immaginario metropolitano, con elementi simbolici come antenne, lavatrici, fabbriche, palazzi, discariche e paesaggi post-industriali.
La sua produzione artistica non si è limitata ai confini nazionali. Nel 2019 ha realizzato il progetto Tracce Asia 2562, un viaggio pittorico tra Thailandia, Laos e Vietnam, in cui ha sperimentato nuove interazioni tra arte e contesto urbano. Oggi continua a lavorare tra l’Italia e l’estero, alternando grandi murales pubblici a commissioni private e mostre in gallerie.
Con la sua capacità di trasformare lo spazio e di creare connessioni visive e concettuali tra luoghi e storie, Crisa si conferma una delle voci più interessanti della scena artistica contemporanea, in grado di far dialogare passato e presente, natura e metropoli, memoria e visione del futuro.
Luogo: MANCASPAZIO via della Pietà, Nuoro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date: Dal 20/12/2024 al 15/02/2025
Dal mercoledì al sabato dalle 18:00 alle 20:00
Artisti: Crisa Federico Carta
Curatori: Simona Spinella