Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, Marzabotto, località tristemente nota per uno dei peggiori eccidi nazisti in Italia, ospiterà un evento teatrale dal forte valore simbolico: Storia di un uomo magro. Lo spettacolo è un monologo intenso e toccante, scritto e interpretato da Paolo Floris, con musiche dal vivo di Pier Paolo Vacca, ispirato al libro La ghianda è una ciliegia di Giacomo Mameli. La pièce sarà presentata alla scuola media Giuseppe Dossetti con due repliche, una al mattino e una alla sera, in un’iniziativa organizzata dall’associazione Pane & Cioccolata con il sostegno dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia).
Al centro dello spettacolo vi è la vicenda di Vittorio Palmas, un soldato originario di Perdasdefogu, in Sardegna, che visse in prima persona l’orrore dei campi di concentramento nazisti. La sua sopravvivenza, legata a un episodio paradossale – il suo peso di 37 chili, superiore di due chili alla soglia che avrebbe decretato la sua eliminazione –, è il cuore di una narrazione che parla di dignità e resistenza. Vittorio Palmas, scomparso nel 2019 poco prima di compiere 106 anni, è diventato simbolo di resilienza contro la brutalità della guerra.
La scelta di Marzabotto come tappa della tournée non è casuale. Questo piccolo comune emiliano fu teatro, nell’autunno del 1944, di uno dei più cruenti massacri compiuti dai nazisti in Europa, con quasi 800 vittime tra civili, donne e bambini. La rappresentazione si inserisce in un contesto di riflessione e commemorazione, portando alla luce l’importanza di trasmettere la memoria delle atrocità del passato, in un’epoca in cui i valori democratici sono messi a dura prova.
“Ricordare è un dovere, soprattutto oggi,” ha dichiarato Giacomo Mameli durante la presentazione della tournée. “Attraverso il teatro, possiamo raggiungere nuove generazioni e aiutarle a comprendere le lezioni del Novecento.” La tournée, che coinvolgerà 13 località in sei regioni italiane – Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Liguria, Marche e Sardegna –, mira a sensibilizzare un pubblico sempre più ampio. Negli anni, lo spettacolo ha già toccato oltre 130 scuole e raggiunto più di 25.000 studenti.
La tecnica del teatro di narrazione, scelta da Paolo Floris, permette di dare voce a uomini e donne comuni trasformati in eroi dalla forza delle circostanze. La performance non si limita a raccontare, ma coinvolge lo spettatore in un’esperienza emotiva che richiama alla memoria le ingiustizie e le tragedie del passato.
Lo spettacolo di Floris si distingue non solo per il tema, ma anche per il suo approccio diretto ed essenziale, capace di mettere in luce la forza interiore dei protagonisti della storia. Il suono delle musiche dal vivo di Pier Paolo Vacca amplifica il potere evocativo del racconto, trasformandolo in un’esperienza multisensoriale che difficilmente lascia indifferenti.
Storia di un uomo magro non è solo un omaggio a Vittorio Palmas, ma anche un invito a riflettere sulle conseguenze del conflitto e sull’importanza della memoria collettiva. In un mondo che spesso sembra dimenticare le lezioni del passato, iniziative come questa rappresentano un baluardo contro l’oblio e un richiamo all’umanità che unisce tutti noi.
La tournée di questo straordinario spettacolo prosegue, portando avanti il messaggio che la storia di un uomo può diventare la storia di tutti, ricordandoci che ogni vita, anche nelle circostanze più difficili, è portatrice di speranza e significato.