ROMA – La moda non è solo espressione estetica o tendenza effimera, ma un linguaggio complesso capace di riflettere le dinamiche sociali, culturali ed economiche del nostro tempo. Con questa consapevolezza nasce Memorabile. Ipermoda, la mostra ospitata al MAXXI di Roma dal 27 novembre al 23 marzo, curata da Maria Luisa Frisa e realizzata in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e la Fondazione Bulgari come main sponsor.
Un viaggio attraverso abiti, accessori, riviste, libri e video, che esplora il ruolo della moda nella contemporaneità, interrogandosi sulle sue trasformazioni, sulle strategie dei direttori creativi e sull’importanza degli archivi. Un’esposizione che non si limita a raccontare il sistema moda, ma lo analizza nella sua capacità di costruire immaginari e di lasciare un’impronta nel tempo.
Memorabile. Ipermoda si sviluppa lungo un percorso fluido, dove gli abiti dialogano tra loro in un allestimento che rifiuta gerarchie prestabilite. L’haute couture incontra la moda indipendente, gli accessori si affiancano ai video e alle immagini, creando connessioni inaspettate. Tra i brand presenti in mostra si trovano nomi di spicco come Prada, Valentino, Gucci, Bottega Veneta e MSGM, che si affiancano a stilisti emergenti della scena internazionale.
Particolarmente significativi sono i capi haute couture di Valentino, che esaltano la maestria sartoriale italiana, accanto alle creazioni di Gucci che giocano con le contaminazioni culturali e stilistiche. MSGM porta in mostra la sua visione dinamica e sperimentale della moda, mentre Bottega Veneta si distingue per l’eccellenza dei materiali e la sofisticata lavorazione della pelle.
“Ho voluto che Memorabile. Ipermoda si materializzasse in un territorio denso e sfumato insieme, un percorso critico che attraversa una disciplina capace, oggi più che mai, di riflettere molte delle questioni materiali e immateriali del nostro tempo”, spiega la curatrice Maria Luisa Frisa. Un approccio che trova la sua espressione nel dialogo tra memoria e innovazione, tra tradizione e sperimentazione.
Il termine Ipermoda è un chiaro riferimento al concetto di iperoggetti teorizzato dal filosofo Timothy Morton: entità vaste e pervasive, che si estendono oltre i loro stessi confini. La moda, oggi più che mai, è un fenomeno che invade ogni spazio, dai social media alle città, dagli schermi digitali ai nostri immaginari. Ipermoda esprime questa tensione espansiva, la necessità della moda di essere sempre più visibile, di influenzare molteplici ambiti e di diventare parte integrante del nostro modo di vivere e percepire il mondo.
L’esposizione al MAXXI solleva anche una questione fondamentale: come musealizzare la moda? In Italia non esiste ancora un museo nazionale dedicato alla moda, uno spazio istituzionale deputato alla sua conservazione e valorizzazione. Ogni mostra deve dunque affrontare la sfida di rendere fruibili e significativi abiti e accessori al di fuori del loro contesto originario. “Un abito nasce per essere indossato e vive nei movimenti del corpo”, sottolinea Frisa, evidenziando la complessità di trasporre la moda in un ambiente museale. Memorabile. Ipermoda affronta questa sfida attraverso un allestimento che combina teatralità e rigore scientifico, ponendo i capi in una dimensione narrativa e immersiva.
La moda si nutre della sua storia per generare il nuovo. Gli archivi, lungi dall’essere meri depositi del passato, diventano luoghi di immaginazione e di reinterpretazione. Oggi più che mai, i direttori creativi attingono a questa memoria per costruire narrazioni capaci di dialogare con il presente. La mostra esplora questo rapporto, evidenziando come la moda contemporanea sia profondamente radicata nella sua eredità, pur declinandola in forme sempre nuove.
La questione ambientale rappresenta una delle sfide più urgenti per il sistema moda. Se la sostenibilità vuole essere più di una semplice strategia di marketing, la moda dovrà reinventarsi radicalmente, ridefinendo materiali, processi produttivi e modelli di consumo. Memorabile. Ipermoda pone questa domanda senza offrire risposte definitive, ma stimolando una riflessione su come la moda possa diventare davvero memorabile, non solo per le sue immagini iconiche, ma anche per il suo impegno nel costruire un futuro responsabile.
Lungi dall’essere un evento riservato agli addetti ai lavori, Memorabile. Ipermoda si propone come una mostra accessibile a tutti, capace di coniugare rigore scientifico e fascino visivo. “Le mostre devono parlare a un pubblico ampio, essere inattaccabili dal punto di vista scientifico ma, allo stesso tempo, evocare il sogno della moda”, afferma Frisa. Un equilibrio che l’esposizione cerca di raggiungere attraverso un’esperienza immersiva e coinvolgente, che restituisce al pubblico la complessità e la magia di un fenomeno in continua evoluzione.
(G.B.)


