A Brescia, uno storico deposito della metropolitana si trasforma in un avveniristico museo di arte urbana: nasce così il primo Metro Urban Museum d’Italia, un progetto innovativo che fonde arte contemporanea e spazio pubblico, celebrando il legame profondo tra street art e infrastrutture urbane. L’iniziativa, avviata nel 2023 durante l’anno in cui Brescia e Bergamo hanno condiviso il titolo di Capitale Italiana della Cultura, ha già visto la partecipazione di artisti di rilievo internazionale come Luca Font, Demsky e Joys.
Il contributo di Joys: un treno d’arte in movimento
Tra gli interventi più recenti, spicca quello di Joys, figura di riferimento della street art italiana. Originario di Padova e attivo fin dagli anni Novanta, l’artista ha realizzato YARDA, un’opera dal forte impatto visivo che comprende sia un murale sulla facciata del deposito di via Magnolini, sia un “treno d’artista”. Il titolo richiama il termine “yard”, utilizzato nel gergo dei writer per indicare i luoghi di incontro e creazione, spesso situati nei depositi ferroviari.
Con il suo stile inconfondibile, caratterizzato da pattern geometrici e una tecnica grafica digitale moderna, Joys ha voluto reinterpretare lo spazio urbano come una tela in continua evoluzione. “Questo progetto mi ha colpito fin da subito per la sua portata innovativa”, ha dichiarato l’artista. “Il treno diventa un’opera d’arte in movimento, un mezzo che porta il mio segno stilistico direttamente tra le persone, rendendo l’arte accessibile nel contesto quotidiano”. Il risultato è un dialogo tra staticità e dinamismo, in cui la street art non si limita a decorare, ma abita lo spazio urbano.
Un museo che celebra la metropolitana e la cultura urbana
L’idea di trasformare il deposito della metropolitana in un museo nasce in concomitanza con il decimo anniversario della rete metropolitana di Brescia. Gli spazi industriali, un tempo destinati esclusivamente alla logistica, si stanno gradualmente riconfigurando in un luogo dedicato all’arte e alla creatività contemporanea. Il progetto si propone di offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza unica, in cui l’arte urbana dialoga con i mezzi di trasporto, invitando a riscoprire la città attraverso nuove prospettive.
Il primo intervento artistico, inaugurato nell’aprile del 2023, è stato Connessioni, un murale di 400 metri quadrati firmato da Luca Font, celebre per il suo stile minimalista ma vibrante. A seguire, l’artista Demsky ha portato la sua estetica ispirata ai videogiochi arcade con l’opera Hypr Metrobot™, aggiungendo un tocco futuristico al progetto.
Un dialogo continuo tra arte e mobilità
Il Metro Urban Museum di Brescia si distingue per il suo approccio innovativo: l’arte urbana non è confinata a uno spazio espositivo tradizionale, ma diventa parte integrante del paesaggio cittadino e del sistema di trasporto. Con YARDA e gli altri interventi, il museo rappresenta un esempio di come le infrastrutture pubbliche possano diventare luoghi di sperimentazione culturale, accessibili a tutti.
Il progetto è sostenuto dal Gruppo Brescia Mobilità, che ha creduto nella possibilità di unire la funzionalità degli spazi ferroviari alla bellezza dell’arte contemporanea. Brescia non è solo una città da attraversare: grazie al Metro Urban Museum, diventa un luogo da esplorare con occhi nuovi, celebrando il connubio tra mobilità e creatività.
Il primo Metro Urban Museum d’Italia, in conclusione, si candida a diventare un punto di riferimento per l’arte urbana, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Tra binari e vagoni, Brescia si trasforma in un laboratorio creativo a cielo aperto, capace di coniugare storia, cultura e innovazione.