A trent’anni dalla sua scomparsa, il festival “La valigia dell’attore” rende omaggio a Gian Maria Volonté, uno degli interpreti più intensi e versatili del cinema italiano. Nelle giornate del 6, 7 e 8 dicembre, La Maddalena, luogo di riposo dell’attore, diventerà il fulcro di un sentito tributo che coinvolgerà artisti, critici e appassionati. La celebrazione si estende con numerose iniziative in tutta Italia, riflettendo l’affetto e l’ammirazione del pubblico verso un attore capace di trasformare ogni ruolo in una riflessione profonda sulla condizione umana.
Nato a Milano nel 1933, Volonté è stato una figura straordinaria nel panorama cinematografico e teatrale italiano, apprezzato per la capacità di dare vita a personaggi complessi e intensamente drammatici. Attivista politico e uomo di grande cultura, Gian Maria Volonté è ricordato per ruoli iconici come il bandito El Chuncho in “Quién sabe?” di Damiano Damiani (1966) e l’ispettore di polizia corrotto in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri (1970), che gli valse il David di Donatello e il premio al Festival di Cannes. La sua carriera si è contraddistinta per una continua esplorazione di temi legati alla giustizia sociale e all’impegno politico, incarnando spesso figure di forte carisma e ideali, come nel caso di “Sacco e Vanzetti” (1971) e “Il caso Mattei” (1972).
Il festival, fondato nel 2003 da Giovanna Gravina Volonté, figlia dell’attore, insieme all’associazione culturale Quasar, quest’anno celebra la ricorrenza attraverso un programma che include proiezioni di film, presentazioni di libri e incontri con critici e artisti. L’evento si aprirà il 6 dicembre con la proiezione del documentario “Volonté – L’uomo dai mille volti” (2024) diretto da Francesco Zippel, un’opera che esplora la vita e la carriera dell’attore grazie alle testimonianze di grandi interpreti del cinema italiano come Toni Servillo, Pierfrancesco Favino e Valeria Golino.
Il 7 dicembre, nella storica Sala Primo Longobardo, sarà proiettato il film “La mort de Mario Ricci” (1983) di Claude Goretta, in cui Volonté offre una delle sue performance più intense, premiata con il Premio per la Migliore Interpretazione Maschile al Festival di Cannes. Infine, l’8 dicembre al Mercato Civico, una serie di incontri a cura di Fabrizio Deriu esplorerà le nuove pubblicazioni dedicate a Volonté, tra cui il calendario illustrato 2025 dell’artista napoletano Maurizio Di Bona, noto come The Hand.
La carriera di Gian Maria Volonté è stata segnata da interpretazioni indimenticabili, sia nel cinema che nel teatro. Attore di grande impegno sociale, Volonté ha saputo dare voce a personaggi tormentati e realistici, e oggi, a distanza di trent’anni, il suo lascito artistico continua a ispirare nuove generazioni. Le celebrazioni di “La valigia dell’attore” rappresentano non solo un omaggio a un maestro dell’interpretazione, ma anche un invito a riflettere sul valore del cinema come specchio della società e della complessità umana.