(Federica Cannas) Nella notte più scintillante di Hollywood, il Brasile ha vissuto il suo momento di gloria. Ainda Estou Aqui(Io sono ancora qui), il film diretto dal maestro Walter Salles, ha conquistato l’Oscar per il Miglior Film Internazionale, segnando una storica prima volta per il cinema brasiliano.
Non è solo un premio per il film, è una vittoria per tutto il Brasile. Come una finale di Coppa del Mondo, il Paese intero ha seguito la cerimonia con il fiato sospeso, aspettando quel verdetto che avrebbe portato il nome del Brasile nell’Olimpo del cinema. E quando il titolo Ainda Estou Aqui è risuonato nel Dolby Theatre, un’esplosione di gioia ha attraversato il Paese.
I social sono stati inondati di messaggi di entusiasmo e orgoglio, mentre da ogni angolo del Brasile arrivavano immagini di celebrazioni spontanee. Perfino il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha esultato, scrivendo sui social:
“Oggi è il giorno in cui sentirsi ancora più orgogliosi di essere brasiliano. Orgoglio del nostro cinema, dei nostri artisti e soprattutto orgoglioso della nostra democrazia. L’Oscar come miglior film internazionale per lo sono ancora qui è il riconoscimento del lavoro di Walter Salles e di tutta la squadra, di tutti coloro che sono coinvolti in questa straordinaria opera che ha mostrato al Brasile e al mondo l’importanza della lotta contro l’autoritarismo.
Congratulazioni! Viva il cinema brasiliano, viva, sono ancora qui.”
Il film, basato su fatti reali, narra la storia di Eunice Paiva, una donna che, durante la dittatura militare brasiliana (1964-1985), lotta per scoprire la verità sulla scomparsa del marito, il deputato Rubens Paiva. Una donna che da casalinga si trasforma in attivista, affrontando il silenzio, la paura e la brutalità di un regime che le ha strappato via la persona amata.
Fernanda Torres, protagonista del film, non ha solo interpretato Eunice, è diventata Eunice. La sua recitazione intensa e carica di emozione ha riportato alla luce un passato che il Brasile non può e non deve dimenticare.
La notte degli Oscar è stata seguita in Brasile come se fosse la finale di una Coppa del Mondo. Bar e cinema hanno trasmesso la cerimonia in diretta, mentre milioni di persone guardavano da casa con lo stesso trasporto con cui tifano per la Seleção in campo. L’ultima volta che il Brasile aveva vissuto un’attesa simile era nel 2002, quando Ronaldo e Rivaldo portarono la coppa a casa.
Questa volta, però, la vittoria non si giocava con il pallone, ma con la storia, l’arte, la memoria.
Quando il regista Walter Salles è salito sul palco per ritirare l’Oscar, tutti si sono sentiti parte di qualcosa di più grande.
Nel suo discorso, ha dedicato il premio, dichiarando “Questo premio va a lei: Eunice Paiva.”
Il cinema brasiliano, per la prima volta, ha conquistato l’Oscar. E il Brasile festeggia come se avesse sollevato la coppa del mondo.