(Federica Cannas) C’è qualcosa di irresistibile nei maggiordomi della letteratura. Sono discreti, arguti e spesso ne sanno più dei loro padroni. Ma tra tutti, uno brilla di una luce particolare: Jeeves, il geniale maggiordomo nato dalla penna di P.G. Wodehouse, è una leggenda che merita di essere scoperta, o riscoperta, se ami l’ironia.
Se non hai mai sentito parlare di Jeeves, non preoccuparti. Forse, senza saperlo, ti sei imbattuto nel suo mito. Il suo nome è diventato sinonimo di soluzione perfetta e perfino di motore di ricerca, Ask Jeeves. Ma chi è davvero questo personaggio?
Jeeves è il maggiordomo, o meglio, il valletto dell’altrettanto iconico Bertie Wooster, un giovane aristocratico inglese spensierato, amante della bella vita, e dotato di un’innata capacità di cacciarsi nei guai. Bertie, che non è esattamente un genio, vive in un mondo fatto di club esclusivi, zii eccentrici e zie tiranniche. Ed è qui che entra in gioco Jeeves. Silenzioso, impeccabile e dotato di un’intelligenza superiore, è il vero deus ex machina di ogni situazione.
Hai un problema con una zia autoritaria? Jeeves ha la soluzione. Un amico imbranato ha rovinato un fidanzamento? Jeeves interviene. Sei immerso in una situazione assurda e non riesci a venirne a capo? Jeeves risolve tutto, con una calma olimpica e la precisione di un chirurgo.
La forza di Jeeves non risiede solo nella sua capacità di salvare Bertie da ogni disastro, che di per sé è già un’arte. È la sua maniera, il suo stile. Jeeves non alza mai la voce, non perde mai il controllo, e comunica spesso più con un’alzata di sopracciglio che con le parole. Il suo rapporto con Bertie è un delicato equilibrio di rispetto reciproco e sottile superiorità. Mentre Bertie è l’anima ingenua e pasticciona, Jeeves è l’intelletto raffinato che riesce a rimettere tutto a posto, anche quando sembra impossibile.
Un esempio perfetto di questa dinamica lo trovi nella raccolta di racconti Avanti, Jeeves.
“Jeeves, ho deciso di scrivere un romanzo.”“Molto bene, signore.”
“Sarà un capolavoro epocale. Ma c’è un piccolo problema.”
“Capisco, signore. Non sa scrivere.”“Jeeves!”
“Chiedo venia, signore.”
Dietro Jeeves c’è naturalmente il genio comico di P.G. Wodehouse, uno degli scrittori più brillanti del XX secolo. I suoi libri sono una delle esperienze più spassose che la letteratura possa offrire. Lo stile di Wodehouse è unico. Leggero, elegante, pieno di battute fulminanti e di situazioni che oscillano tra il surreale e il geniale.
Potresti pensare che le avventure di Bertie e Jeeves siano datate, un prodotto di un’altra epoca. Ed è vero che i loro racconti appartengono a un mondo ormai lontano, fatto di case signorili, club esclusivi e una rigida gerarchia sociale. Ma il fascino di Jeeves è intramontabile. Le sue soluzioni, la sua saggezza e il suo humor funzionano ancora oggi perché, in fondo, parlano di qualcosa di universale: il caos della vita. E il bisogno di qualcuno o qualcosa che metta ordine.
E poi, diciamocelo, in un mondo sempre più complicato, chi non vorrebbe avere accanto un Jeeves? Un maggiordomo che anticipi i tuoi desideri, risolva i tuoi problemi e salvi la giornata con un semplice “Molto bene, signore”.
Jeeves è in grado di conquistare chiunque. E quando, alla fine della lettura, tornerai alla tua vita quotidiana, non potrai fare a meno di desiderare che un giorno, magari con un elegante vassoio d’argento, qualcuno entri nella tua stanza per servirti il tè e dica con voce calma: “Se posso permettermi un consiglio, signore…”.
Se non hai mai sentito parlare di Jeeves, non preoccuparti. Forse, senza saperlo, ti sei imbattuto nel suo mito. Il suo nome è diventato sinonimo di soluzione perfetta e perfino di motore di ricerca, Ask Jeeves. Ma chi è davvero questo personaggio?
Jeeves è il maggiordomo, o meglio, il valletto dell’altrettanto iconico Bertie Wooster, un giovane aristocratico inglese spensierato, amante della bella vita, e dotato di un’innata capacità di cacciarsi nei guai. Bertie, che non è esattamente un genio, vive in un mondo fatto di club esclusivi, zii eccentrici e zie tiranniche. Ed è qui che entra in gioco Jeeves. Silenzioso, impeccabile e dotato di un’intelligenza superiore, è il vero deus ex machina di ogni situazione.
Hai un problema con una zia autoritaria? Jeeves ha la soluzione. Un amico imbranato ha rovinato un fidanzamento? Jeeves interviene. Sei immerso in una situazione assurda e non riesci a venirne a capo? Jeeves risolve tutto, con una calma olimpica e la precisione di un chirurgo.
La forza di Jeeves non risiede solo nella sua capacità di salvare Bertie da ogni disastro, che di per sé è già un’arte. È la sua maniera, il suo stile. Jeeves non alza mai la voce, non perde mai il controllo, e comunica spesso più con un’alzata di sopracciglio che con le parole. Il suo rapporto con Bertie è un delicato equilibrio di rispetto reciproco e sottile superiorità. Mentre Bertie è l’anima ingenua e pasticciona, Jeeves è l’intelletto raffinato che riesce a rimettere tutto a posto, anche quando sembra impossibile.
Un esempio perfetto di questa dinamica lo trovi nella raccolta di racconti Avanti, Jeeves.
“Jeeves, ho deciso di scrivere un romanzo.”“Molto bene, signore.”
“Sarà un capolavoro epocale. Ma c’è un piccolo problema.”
“Capisco, signore. Non sa scrivere.”“Jeeves!”
“Chiedo venia, signore.”
Dietro Jeeves c’è naturalmente il genio comico di P.G. Wodehouse, uno degli scrittori più brillanti del XX secolo. I suoi libri sono una delle esperienze più spassose che la letteratura possa offrire. Lo stile di Wodehouse è unico. Leggero, elegante, pieno di battute fulminanti e di situazioni che oscillano tra il surreale e il geniale.
Potresti pensare che le avventure di Bertie e Jeeves siano datate, un prodotto di un’altra epoca. Ed è vero che i loro racconti appartengono a un mondo ormai lontano, fatto di case signorili, club esclusivi e una rigida gerarchia sociale. Ma il fascino di Jeeves è intramontabile. Le sue soluzioni, la sua saggezza e il suo humor funzionano ancora oggi perché, in fondo, parlano di qualcosa di universale: il caos della vita. E il bisogno di qualcuno o qualcosa che metta ordine.
E poi, diciamocelo, in un mondo sempre più complicato, chi non vorrebbe avere accanto un Jeeves? Un maggiordomo che anticipi i tuoi desideri, risolva i tuoi problemi e salvi la giornata con un semplice “Molto bene, signore”.
Jeeves è in grado di conquistare chiunque. E quando, alla fine della lettura, tornerai alla tua vita quotidiana, non potrai fare a meno di desiderare che un giorno, magari con un elegante vassoio d’argento, qualcuno entri nella tua stanza per servirti il tè e dica con voce calma: “Se posso permettermi un consiglio, signore…”.