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‘La sposa nel vento’ del regista cagliaritano Coda è il film più acclamato del 2022

16/10/2024 16/10/2024

Nel panorama cinematografico del 2022, il film La sposa nel vento di Giovanni Coda ha saputo distinguersi a livello internazionale, ottenendo ben 91 premi in 57 festival di tutto il mondo. Prodotto dalla casa romana Movie Factory, il lungometraggio del regista cagliaritano ha conquistato il primo posto nella classifica dei film più premiati dell'anno, secondo il report stilato da Cinemaitaliano.info, superando registi di fama come Giuseppe Tornatore, Mario Martone, Roberto Andò e Gianni Amelio.

Il successo de La sposa nel vento non è solo numerico, ma è anche frutto di un'intensa e significativa distribuzione, come affermato dallo stesso Coda. “Questa stagione è stata tra le più intense della mia carriera,” ha dichiarato il regista, esprimendo la sua soddisfazione per i traguardi raggiunti. Coda ha dedicato questo successo alla memoria di Adriano Aprà, figura centrale nella promozione del cinema indipendente, recentemente scomparso.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale negli Stati Uniti, al Social Justice Film Festival & Institute di Seattle, nello stato di Washington. Già in passato Coda aveva ottenuto riconoscimenti in questo contesto, come accadde nel 2013 con Il Rosa Nudo, premiato come miglior lungometraggio.

La sposa nel vento, una pellicola intensa e d'impatto, affronta con forza il tema del femminicidio e della violenza di genere. Coda, regista noto per il suo impegno su tematiche sociali e di genere, ha realizzato un'opera che fonde denuncia e speranza, raccontando storie di donne di diverse culture, unite da una sofferenza comune.

Tra i personaggi rappresentati nel film, spicca la figura di Antonia Mesina, la giovane donna di Orgosolo brutalmente uccisa nel 1935 e beatificata da Giovanni Paolo II nel 1987.

Nel cast, il film vanta la partecipazione dell'attrice turca Serra Yilmaz e dell'attore italiano Lorenzo Balducci, due figure che hanno dato volto e voce a una storia che continua a toccare corde profonde nell'animo del pubblico. Coda, che da oltre trent'anni si dedica alla sperimentazione nel cinema e nella fotografia, ha realizzato un'opera capace di dialogare con spettatori di tutto il mondo, sottolineando l'urgenza di affrontare questioni morali e sociali attraverso l'arte.

Sinossi

Così è la sinossi: Un gruppo di artiste organizza una giornata del ricordo dedicata a tutte le donne vittime di violenza. Attraverso una serie di performance si dà vita ad un racconto collettivo, anche personale, sulle proprie vite, sulle vite altrui, tra passato, presente e futuro.

Tra una memoria e l’altra i ricordi di un bambino rievocano atroci sofferenze che si intrecciano con i fili della speranza. Un nuovo racconto di discriminazione e violenza scritto e diretto dal regista cagliaritano, costruito con un linguaggio più diretto e con la poetica che da sempre contraddistingue Coda, autore sardo tra i più premiati per i suoi film nei festival più prestigiosi del mondo.

La violenza di genere che si manifesta in forme diverse, in contesti geografici, culturali ed economici differenti, ma è animata sempre dal mantenimento dello squilibrio di potere tra i generi nella società, e dal rifiuto delle donne a una cieca subordinazione: un affronto da punire, una condanna all’oblio, alla morte.

Grazie al potere del cinema e della sua dirompente forza comunicativa attraverso quest’opera sul grande schermo Giovanni Coda ha voluto mettere in risalto, nel modo che gli è più consono, contro le discriminazioni e le violenze per ogni tipologia e provenienza.