Un piccolo paese al centro dell’Ogliastra si apre al mondo nel segno dell’arte. A Ulassai nasce Legarti, un innovativo programma di residenza artistica internazionale che, a partire dal 12 giugno 2025, trasformerà il paese in un laboratorio permanente di creatività e relazione. Non si tratta semplicemente di accogliere artisti, ma di far dialogare arte contemporanea, comunità locale e paesaggio, in un progetto che reinterpreta l’eredità visionaria di Maria Lai.
Finanziato nell’ambito del PNRR e promosso dal Comune di Ulassai, Legarti è un’iniziativa che punta a diventare un modello di rigenerazione culturale e sociale. L’intero progetto è stato concepito come un processo di co-creazione, dove l’arte si intreccia con l’identità del territorio e diventa motore di trasformazione condivisa.
Il primo ospite della residenza sarà Fionda, studio di graphic design selezionato per dare il via a un programma che proseguirà fino alla primavera del 2026. Oltre dieci artisti e collettivi, provenienti dalla Sardegna, dall’Italia, dall’Europa e da paesi extraeuropei, si alterneranno per realizzare interventi site-specific: opere, installazioni, performance e pratiche partecipative capaci di intrecciarsi con la vita quotidiana degli abitanti.
«Con Legarti vogliamo realizzare ciò che Maria Lai aveva sognato: un paese che accoglie gli artisti come parte integrante della comunità – spiega Giovanni Soru, sindaco di Ulassai –. Questa residenza non è solo un progetto culturale, è un atto politico, una scelta di campo. È un investimento sul futuro del nostro territorio, sulla sua capacità di rinnovarsi e valorizzarsi attraverso l’arte».
Alla base del progetto c’è una visione integrata, che coinvolge competenze e soggetti diversi. La progettazione è stata affidata all’Area tecnica del Comune, in collaborazione con la curatrice Valentina Anselmi, vincitrice del bando nazionale “Laboratori di territorio” promosso dalla Scuola Nazionale del Patrimonio Culturale. Decisiva, inoltre, la rete di partnership intersettoriali che unisce università, centri di ricerca, musei, cooperative, imprese culturali e realtà produttive del territorio.
Uno degli elementi centrali del progetto sarà il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Scuole, associazioni, bambini, giovani e anziani saranno invitati a partecipare a laboratori, incontri e attività condivise. L’obiettivo è quello di rendere l’arte uno strumento di dialogo tra generazioni, capace di stimolare immaginazione collettiva e senso di appartenenza.
Legarti è, in definitiva, un progetto che guarda oltre la residenza artistica. È un gesto di apertura, un dispositivo generativo che intreccia memoria e futuro, nel nome di un’arte che sa abitare i luoghi e accendere relazioni. E a Ulassai, come Maria Lai aveva previsto, l’arte non resta appesa a un muro, ma cammina insieme alle persone.