Una retrospettiva senza precedenti negli Arches di London Bridge
A partire dal 16 luglio 2025, Londra diventa il palcoscenico di una delle più straordinarie celebrazioni mai dedicate a Gianni Versace, con l’apertura della mostra Gianni Versace Retrospective presso gli Arches London Bridge, al civico 8 di Bermondsey Street. Allestita in uno degli spazi espositivi più suggestivi della capitale britannica — gli antichi archi ferroviari riconvertiti nel cuore creativo della città — la retrospettiva promette un viaggio immersivo nell’universo visionario dello stilista italiano che ha rivoluzionato la moda tra gli anni Ottanta e Novanta.
La mostra, curata da Karl von der Ahe, presenta oltre 450 pezzi originali, tra abiti iconici, accessori, bozzetti, interviste, filmati delle passerelle e fotografie d’archivio, molti dei quali mai esposti prima nel Regno Unito. L’esposizione include creazioni indossate da personalità che hanno segnato l’immaginario collettivo, da Lady Diana a Naomi Campbell, da Kate Moss a Elton John, fino a George Michael. Per l’occasione, l’allestimento è stato ampliato con una sezione inedita intitolata Gianni Versace a Londra, e copre 21 stagioni di moda, tracciando un ritratto completo e avvincente del suo stile unico.

Nato a Reggio Calabria nel 1946, Gianni Versace fu un enfant prodige della moda. Cresciuto nella sartoria di famiglia, sviluppò sin da giovane un talento naturale per il disegno e la composizione, presto declinati in uno stile audace e riconoscibile. La sua carriera esplose ufficialmente il 28 marzo 1978, con la prima sfilata milanese al Palazzo della Permanente: fu l’inizio di una parabola creativa folgorante, interrotta tragicamente nel 1997 a Miami, con l’assassinio dello stilista a soli 50 anni.
Versace ha ridefinito l’idea di glamour, unendo riferimenti all’arte classica e all’architettura barocca con un linguaggio visivo contemporaneo, erotico e provocatorio. Le sue collezioni mescolano motivi mitologici, stampe animalier, dettagli bondage e tagli scultorei, trasformando il corpo in una dichiarazione estetica. Al centro della sua visione c’era il potere della moda come forma di espressione e affermazione identitaria. Ha dato vita all’epoca delle supermodelle, portando la moda sulle prime pagine dei giornali e sui palcoscenici della musica e del cinema, con un’intelligenza comunicativa che precorse i tempi.
A rendere possibile questa retrospettiva, in assenza di un’organizzazione ufficiale della maison Versace, è stato il contributo appassionato di numerosi collezionisti privati, tra cui Antonio Caravano, Rossella Catapano, Franco Jacassi, Salvatore Alderuccio e Doris Brugger. I loro archivi, costruiti con cura e dedizione nel corso dei decenni, costituiscono la più vasta collezione di capi vintage di Gianni Versace mai mostrata nel Regno Unito.

Il percorso espositivo si configura come un atto d’amore verso un creativo capace di interpretare i cambiamenti della società e anticiparne i codici, rendendo Londra — città libera e avanguardistica — la cornice perfetta per omaggiarlo. “La visione audace e senza remore di Gianni Versace ha rivoluzionato la moda”, ha affermato von der Ahe, “e Londra, con la sua energia culturale e la sua influenza globale, è il luogo ideale per raccontare la sua eredità”.
La mostra si inserisce in un momento di grande trasformazione per il marchio Versace. Nell’aprile scorso, la griffe è stata acquisita dal Gruppo Prada per 1,25 miliardi di euro, segnando il ritorno in mani italiane dopo gli anni sotto il controllo del gruppo americano Capri Holdings. Allo stesso tempo, si è assistito al passaggio di testimone creativo: Donatella Versace, sorella di Gianni e custode del suo stile per oltre vent’anni, ha lasciato la direzione artistica al giovane designer Dario Vitale, aprendo una nuova fase nella storia del brand.

Gianni Versace Retrospective non è solo una mostra di moda: è un racconto visivo, storico e culturale di un’epoca e di un artista che ha saputo scolpire l’immaginario collettivo con fili d’oro, stoffe brillanti e visioni dirompenti. È un invito a esplorare come la moda possa essere arte, narrazione e ribellione insieme. E, per chi ama il design, la cultura pop e l’estetica senza compromessi, rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire un genio che ha ridefinito le regole del bello e del possibile.

La mostra è visitabile negli Arches London Bridge, location affascinante e funzionale già teatro di grandi esposizioni su Elvis Presley e Marilyn Monroe. La data di chiusura non è ancora stata annunciata: un motivo in più per prenotare subito la propria visita e tuffarsi nel caleidoscopico universo di Gianni Versace.