La Compagnia “Figli d’Arte Medas” di Gianluca Medas, venerdì 27 giugno, alle ore 19.00, presso i locali di Opificio Innova a Sa Manifattura a Cagliari, per l’ultimo spettacolo della Rassegna “V.O.V. RIFLESSI”, porta in scena “Nascita di una nazione: l’alba di un sogno”.
“Raccontare questa storia – afferma Gianluca Medas – è un dovere civico e morale. Una storia che i nostri nonni prima, i nostri genitori poi e ora tocca a noi tramandare questa storia ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutte le future generazioni”.
Lo spettacolo racconta la storia della nascita della Regione Autonoma della Sardegna, avvenuta il 31 maggio 1949, un giorno storico per la Sardegna, poiché venne eletto il primo Presidente del Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna. Chi si svegliò quella mattina, e sul giornale apprese la notizia della nascita degli organi esecutivi regionali, fu come vivere un sogna. La Sardegna non era più solo la terra di nessuno e maltrattata da tutti, ma finalmente aveva i suoi rappresentanti, aveva la sua Voce.
La prima giunta regionale sarda fu istituita dopo le prime elezioni regionali che si tennero nel 1949. La giunta, come organo esecutivo, venne formata in seguito. La giunta rimane in carica per tutta la legislatura, a meno che non venga sfiduciata dal Consiglio regionale, secondo la Regione Autonoma della Sardegna. Con le elezioni dei Presidente del Consiglio e della Giunta Regionale, anche la Sardegna aveva la sua voce ed entrava a far parte ufficialmente della Repubblica Italiana.
Lo spettacolo è un viaggio nel tempo, che ricostruisce l’atmosfera di quel giorno, attraverso la narrazione di Gianluca Medas. Il pubblico potrà rivivere le emozioni di quel giorno memorabile. Le musiche, le melodie e gli effetti sonori dal vivo sono di Nicola Agus, un sorta di liutaio universale musicale. Un vero e proprio omaggio alla storia della Sardegna, ai suoi protagonisti e un invito a riscoprire le radici profonde dell’isola.
“Nascita di una nazione: L’alba di un sogno” non è solo un racconto del passato, ma anche una riflessione sul presente e sul futuro della Sardegna. Le parole e la voce di Medas, ci portano a rivivere una giornata storica, non solo per la Sardegna ma per l’Italia intera.
“Questo non è solo uno spettacolo teatrale, – continua Medas – perché la sala si trasforma in una macchina del tempo, portandoci ad affrontare un viaggio spazio-temporale, accompagnandoci nel periodo in cui, un popolo valoroso e tenace ha visto nascere la propria dignità politica. Il progetto fa parte di una più complessa esplorazione creativa dedicata alle radici della autonomia regionale. Essere presenti a questa narrazione – conclude l’artista – diventa il privilegio di assistere alla genesi di qualcosa di importante, per chi ama la nostra terra e la nostra isola”.













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