“L'impatto sociale degli spazi collaborativi” è il titolo del talk che si svolgerà lunedì 17 giugno, alle ore 18:00 presso la Sala Contemporanea di Opificio Innova (Ballatoio – B4) a Sa Manifattura, viale Regina Margherita 33 a Cagliari.
Introdurrà Raimondo Schiavone (Presidente CdA Opificio Innova). Interverranno Fabrizio Montanari (Professore di Organizzazione Aziendale presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Diego Teloni (Opificio Innova) e Alice Soru (CEO Open Campus). Le conclusioni saranno affidate a Carlo Mannoni (Direttore Generale della Fondazione di Sardegna). I lavori saranno moderati dalla giornalista Virginia Saba.
L’evento, promosso da INNOIS con Opificio Innova e il contributo della Fondazione di Sardegna, rappresenta un'occasione preziosa per approfondire il tema degli spazi collaborativi e il loro impatto sociale, nonché per confrontarsi con esperti del settore. Oltre l’esperienza di Opificio Innova e Open Campus, si parlerà anche di Gate REI che gestisce in Italia spazi collaborativi polifunzionali dedicati all’innovazione e allo sviluppo di comunità creative.
Il talk sarà anche l’occasione per presentare il volume “L'impatto sociale degli spazi collaborativi”, edito da Franco Angeli, a cura di Fabrizio Montanari.
Il termine spazio collaborativo è una “parola ombrello” utilizzata per indicare un insieme ampio di luoghi come coworking, incubatori e hub d'innovazione e creatività. Questi spazi generano importanti impatti economici e sociali in quanto permettono di rispondere alle sfide del mercato del lavoro, di sostenere continui e diffusi processi di creatività e innovazione e di coinvolgere ampie fasce della popolazione attraverso politiche di cittadinanza attiva. Ma come è possibile misurare l'impatto sociale generato da uno spazio collaborativo? Il libro cerca di rispondere a questa domanda proponendo un modello originale di valutazione dell'impatto sociale generato dagli spazi collaborativi. Il modello si fonda sugli studi di valutazione d'impatto esistenti (social impact, impatto dei festival e delle istituzioni culturali, cambiamento sociale, ecc.) e individua quattro dimensioni (culturale, educativa, attrattività e coesione, imprenditoriale) offrendo un insieme di indicatori di misurazione. Il modello proposto può essere utilizzato in diversi contesti adattando gli strumenti proposti alle specificità dello spazio da valutare e dell'area geografica di riferimento. In tal senso, esso rappresenta un importante strumento sia per monitorare l'andamento della gestione di uno spazio collaborativo sia aumentare l'accountability nei confronti dei diversi stakeholder di riferimento.
Il libro raccoglie una serie di pratiche e di esperienze molto diverse tra loro (per dimensioni, fini istituzionali, governance e localizzazione geografica) che vengono raccontate con rigore scientifico da studiosi che da anni si occupano del fenomeno degli spazi collaborativi. Questi contributi sono affiancati dalle opinioni espresse tramite intervista da esperti appartenenti a realtà differenti (economiche, istituzionali e sociali) che stanno portando avanti importanti progetti in collaborazione con alcuni spazi collaborativi.
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