Dal 20 al 22 giugno, la terrazza del Bastione di Saint Remy a Cagliari si trasforma nel cuore pulsante del Marina Café Noir, il primo e più longevo tra i festival letterari della Sardegna, giunto alla sua ventitreesima edizione. Un appuntamento che, come da tradizione, intreccia letteratura, musica, performance e riflessioni sul mondo contemporaneo, coinvolgendo un pubblico eterogeneo e appassionato. A guidare il programma di quest’anno è il tema “Mappe dei tempi nuovi”, scelto dall’associazione culturale Chourmo come invito a leggere e interpretare la complessità dell’epoca attuale attraverso il potere delle storie.
La rassegna ospita alcuni tra i più interessanti nomi della letteratura mondiale. Sabato 21 giugno sarà la volta di Nathan Thrall, giornalista statunitense e vincitore del Premio Pulitzer 2024, che presenterà il suo intenso reportage narrativo Un giorno nella vita di Abed Salama, uno sguardo profondo e umano sulle vite frammentate nei territori palestinesi. A dialogare con lui sarà Francesca Mannocchi, voce autorevole del giornalismo di guerra europeo.
Tra le righe del mondo: autrici e autori internazionali
Dalla Scozia arriva Ali Millar, autrice del suggestivo Ava Anna Ada, un romanzo dal tono gotico e visionario, che sarà al centro dell’incontro di venerdì 20 giugno condotto da Florinda Fiamma di Radio3. Chiude il trittico internazionale, domenica 22 giugno, la scrittrice taiwanese Lin Hsin-Hui con Intimità senza contatto, un’indagine sui confini tra umano, tecnologia ed ecologia, moderata da Sara Sanzi.
I protagonisti italiani
Non mancano le grandi firme italiane, a cominciare da Giancarlo De Cataldo, che proprio al Bastione presenterà Un cadavere in cucina, il suo ultimo romanzo in uscita per Einaudi. Sabato 21 giugno, Francesca Mannocchi torna protagonista con il racconto dei conflitti attraverso il suo documentario Lirica Ucraina, vincitore ai David di Donatello. Sempre sabato, Viola Ardone dialogherà con la storica Eva Garau per raccontare Grande meraviglia, capitolo conclusivo della sua trilogia sul Novecento.
Un altro appuntamento atteso è quello con Andrea Staid, antropologo e scrittore, che propone Dare forme al mondo, un invito a ripensare il nostro modo di abitare il pianeta in chiave ecocentrica. Venerdì 20 giugno, spazio alle nuove voci con Malanima di Rosita Manuguerra, romanzo d’esordio ambientato a Favignana, presentato in dialogo con lo scrittore Marco Amerighi.
Musica e letteratura: connessioni vitali
Il Marina Café Noir è anche un festival musicale, dove la parola scritta trova risonanza nella voce e nelle note. Quest’anno, ad arricchire il programma arriva Bobo Rondelli con il suo Storie Assurde Tour, accompagnato dalla band pop-swing Musica da Ripostiglio. I concerti saranno il fulcro della fascia serale, affiancati dalle performance musicali di Irene Loche (venerdì), Azzurra Parisi (sabato) e il trio vocale delle Balentes (domenica), che apriranno ogni giornata con atmosfere soul, blues e tradizionali.
Le “letterature applicate”
Uno dei tratti distintivi del Marina Café Noir resta la capacità di mettere in scena i libri, portandoli fuori dalle pagine attraverso spettacoli, letture, produzioni originali e reading. Venerdì 20 giugno va in scena Killer Food, ispirato all’opera di De Cataldo, con l’attore Valentino Mannias e la musica dei Gras de Pollo. Sabato 21 sarà la volta di Guerra infinita, tratto dal libro di Thrall, interpretato da Felice Montervino e accompagnato dai Roundella.
Omaggi ai grandi della letteratura
Il festival si fa anche occasione di memoria collettiva. Venerdì 20 giugno si ricorda Sergio Atzeni a trent’anni dalla sua scomparsa, mentre sabato 21 è dedicato a Emilio Lussu, nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Domenica 22 giugno sarà reso omaggio ad Andrea Camilleri, che nel 2025 avrebbe compiuto cento anni.
Le anteprime: WuMing1 e l’Accademia Popolare
Il Marina Café Noir si apre ufficialmente il 20 giugno, ma propone due importanti appuntamenti di anteprima. Giovedì 22 maggio, a San Sperate, WuMing1 presenterà il suo ultimo romanzo Gli uomini pesce in collaborazione con Antas Teatro. Dal 10 al 12 giugno torna invece l’Accademia Popolare, un ciclo di lezioni divulgative curate da docenti e ricercatori dell’Università di Cagliari, in cui il sapere accademico si apre al pubblico accompagnato dalla musica.
Un ponte sul Mediterraneo
Con la sua sede affacciata sulla terrazza del Bastione di Saint Remy, il festival si fa anche geografia, spazio d’incontro, ponte culturale sul Mediterraneo. E proprio come mappe, portolani o bussole, i libri proposti dal Marina Café Noir 2025 indicano rotte possibili per affrontare i grandi temi del presente: la guerra, la sostenibilità, la memoria, le identità in transito. In un mondo sempre più incerto, il festival conferma la sua missione: dare voce alle storie che ci aiutano a comprendere – e a immaginare – i tempi nuovi.












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