La Fille Bertha, conosciuta per le sue campiture monocrome e le atmosfere sospese, costruisce mondi in cui conchiglie, stelle, coralli e motivi geometrici fluttuano in uno spazio onirico, richiamando un cosmo interiore che dialoga con l'inconscio. L'arte diventa un veicolo per esplorare nuove frontiere dell’immaginazione e delle emozioni, conducendo lo spettatore attraverso una narrazione visiva dove il reale e il simbolico si fondono, creando un’esperienza immersiva.
L’artista sarda si distingue per la capacità di far emergere l’essenza primordiale di forme e colori, elaborando una grammatica visiva in grado di dialogare con il pubblico in maniera intima e universale. I suoi lavori, spesso caratterizzati da un linguaggio figurativo intriso di elementi surrealisti e pop, creano un gioco tra presenza e assenza, tra vuoto e pieno, che sollecita una riflessione profonda sui temi della memoria, dell’identità e del sogno.
Sin dal 2011, La Fille Bertha ha attraversato con la sua arte confini geografici e disciplinari, partecipando a numerose mostre collettive e personali in musei, fiere, gallerie d’arte e residenze artistiche in Italia, Europa, Stati Uniti, Canada e Asia. Tra le sue collaborazioni più prestigiose, si annoverano quelle con istituzioni culturali di rilievo come la Triennale di Milano e il Museo MAXXI di Roma per l’evento Altaroma, manifestazione di punta nel panorama della moda contemporanea.
Il linguaggio multiforme e versatile di La Fille Bertha le ha permesso di collaborare con brand e realtà artistiche di fama mondiale, unendo arte e moda, street art e illustrazione in un’armonica sintesi creativa.
REGARDER. Le stanze della memoria non è solo una mostra, ma un invito a immergersi in un viaggio intimo e simbolico, capace di evocare riflessioni e suggestioni che varcano i confini dell’arte visiva per toccare le corde più profonde dell’esperienza umana. Un evento imperdibile per gli amanti dell'arte contemporanea e per chi desidera lasciarsi trasportare in un mondo di immagini potenti e significative.