Con il progetto “Smart Sulky Mediterranean Art”, Museo Barreca e Parco archeologico puntano sull'innovazione digitale per valorizzare i beni culturali
Il Museo Archeologico Ferruccio Barreca e il Parco archeologico di Sant’Antioco si preparano a una nuova fase di valorizzazione e fruizione grazie al progetto “Smart Sulky Mediterranean Art”. Finanziata dal Ministero dell’Interno attraverso fondi destinati allo sviluppo delle aree del Sud Italia, l’iniziativa punta a integrare tecnologia e patrimonio culturale, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva e interattiva senza precedenti.
Tra le novità principali, l’introduzione di installazioni in realtà virtuale all’interno del Museo e dell’area della necropoli punica. I visitatori potranno esplorare ambienti ricostruiti digitalmente, come il porto punico e quello romano, oppure vivere le trasformazioni architettoniche dell’epoca romana con l’anfiteatro e il tempio sull’acropoli. Una delle attrazioni più attese è la visita virtuale al mausoleo tardo-punico noto come “Sa Presonedda”, oggi conservato solo in parte, ma completamente ricostruito in 3D e accessibile tramite visori di ultima generazione.
Il percorso innovativo coinvolge anche la terza sala del Museo Ferruccio Barreca (MAB), riallestita con postazioni interattive. Qui il pubblico potrà cimentarsi con attività educative come “Crea la tua stele”, o seguire un quiz a tappe che culmina nell’animazione di figure storiche, le quali si “umanizzano” e interagiscono con il visitatore.
Nei giorni di eventi speciali sarà inoltre attivo un trenino elettrico, pensato per facilitare l’accesso ai principali siti archeologici della città antica di Sulky.
“Questo progetto – spiega Sara Muscuso, direttrice del Parco – ha rappresentato anche un’occasione per arricchire l’esposizione museale. Tra i reperti più significativi, le straordinarie dee madri preistoriche rinvenute nella zona di Canai, un complesso unico per quantità e concentrazione. Sono esposti anche nuovi corredi funerari provenienti dalla necropoli punica di Is Pirixeddus, oggetto di scavi diretti dall’archeologo Paolo Bernardini nei primi anni Duemila”.
Il sindaco Ignazio Locci sottolinea il valore strategico dell’operazione: “Il MAB è passato dall’essere una semplice esposizione a un fenomeno culturale dinamico, capace di evolversi continuamente e di aprirsi a nuove forme di narrazione del passato”.
Con “Smart Sulky”, Sant’Antioco si conferma un laboratorio avanzato di archeologia pubblica, dove la tradizione si fonde con l’innovazione per restituire nuova vita a uno dei più importanti poli storici del Mediterraneo occidentale.












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