Nella cornice del teatro di Tharros, affacciato sul mare della penisola del Sinis, si è tenuto il concerto dei Tiromancino, una delle tappe del tour “La descrizione di un viaggio Tour25”. L’evento, promosso dalla Fondazione Mont’e Prama nell’ambito della rassegna I Giganti dell’Arte, ha registrato il tutto esaurito: 1.200 spettatori presenti.
Il tour celebra i venticinque anni dalla pubblicazione dell’album “La descrizione di un attimo”, uscito nel 2000 per la Virgin Records, considerato il punto di svolta della carriera del gruppo guidato da Federico Zampaglione. Un lavoro che ha segnato l’inizio di un nuovo stile musicale per la band romana, capace di fondere elettronica, pop e cantautorato con una scrittura intimista.
Durante il concerto, Zampaglione ha ripercorso i momenti centrali della discografia dei Tiromancino, alternando i brani più noti – da Per me è importante a Due destini – a pezzi più recenti, come il singolo Mi rituffo nella notte, pubblicato nel 2024. Il brano, con sonorità che rimandano alla musica italiana degli anni ’70, si inserisce nella linea melodica e testuale che ha caratterizzato l’intera carriera del gruppo.
Il repertorio ha incluso anche Un tempo piccolo, canzone scritta da Franco Califano e portata al successo da Zampaglione nel 2005, e Immagini che lasciano il segno, dedicata alla figlia Linda. In un passaggio del brano Vento del sud, l’artista ha inserito un riferimento alla Sardegna, definendo Tharros “un luogo speciale” e sottolineando il legame emotivo con il pubblico sardo.
A condividere il palco con Zampaglione, Francesco Stoia al basso, Marco Pisanelli alla batteria, Antonio Marcucci alla chitarra e Fabio Verdini alle tastiere. La formazione ha proposto un impianto sonoro compatto, fedele agli arrangiamenti originali ma con aperture strumentali che hanno dato spazio all’interazione con il pubblico.