L’emigrazione agropastorale dei sardi verso il centro Italia, avvenuta principalmente tra gli anni ’60 e ’80, rappresenta una pagina significativa della storia dell’Isola, caratterizzata da sacrifici, sfide e una profonda resilienza. Durante questo periodo, molti pastori e contadini sardi decisero di lasciare le loro terre per affrontare un futuro incerto in regioni come Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo. Questi luoghi, spesso segnati da abbandono e spopolamento, diventarono il teatro di una rinascita economica grazie all’impegno e alla dedizione dei migranti sardi.
Questo fenomeno è al centro del docufilm Oltre il mare, diretto dal regista sardo Irio Pusceddu, che sarà presentato a Roma, nella sala consiliare di Palazzo Valentini, grazie all’iniziativa dell’associazione dei sardi nella capitale. L’evento, che si terrà giovedì alle 16, offrirà un’occasione per riflettere su una migrazione che non solo ha trasformato vite e famiglie, ma ha anche inciso profondamente sulle comunità ospitanti, che inizialmente guardavano con sospetto e diffidenza i nuovi arrivati.
Il docufilm, prodotto dal Circolo Peppino Mereu di Siena e sostenuto da diversi Circoli dei Sardi, sia italiani che internazionali (tra cui Firenze, La Plata in Argentina, Tokyo e altri), ripercorre le storie dei protagonisti, spesso contadini e pastori, che hanno mantenuto un legame saldo con le tradizioni e la lingua madre nonostante la distanza geografica. Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Regione Sardegna attraverso l’assessorato al Lavoro, segno della rilevanza culturale di questa narrazione.
“Oltre il mare” racconta, attraverso testimonianze dirette, una migrazione fatta di fatica e sacrifici, ma anche di successi. Gli emigrati sardi, partiti spesso con pochi mezzi e tante speranze, hanno portato con sé un bagaglio di valori e competenze che ha permesso loro di integrarsi e far rifiorire terre abbandonate. In molti casi, i loro discendenti oggi sono affermati imprenditori nel settore agro-pastorale e alimentare.
Il regista Irio Pusceddu, noto per la sua capacità di raccontare storie vere con autenticità e partecipazione emotiva, ha saputo mettere in fila le vicende dei protagonisti con pudore e fierezza. “Oltre il mare” è un documento che emoziona e istruisce, e che si propone di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di speranza: con determinazione e sacrificio, è possibile superare anche le avversità più dure e realizzare i propri sogni.
L’evento si preannuncia come un’importante occasione per riscoprire un capitolo fondamentale della storia della migrazione sarda, offrendo uno sguardo attento a quelle comunità che, pur lontane dalla terra natia, hanno contribuito a scrivere nuove pagine di crescita e sviluppo per l’Italia centrale.