La Sardegna, con il suo paesaggio incontaminato, l’identità culturale radicata e la rinomata longevità dei suoi abitanti, è oggi protagonista di un progetto strategico che punta a trasformare i suoi punti di forza in strumenti di crescita economica e attrazione internazionale. Al centro di questa visione c’è l’Ogliastra, riconosciuta a livello mondiale come una delle cinque Blue Zone del pianeta: un territorio dove si vive più a lungo grazie a uno stile di vita sano, una forte coesione sociale e una profonda connessione con l’ambiente naturale.
Partendo da queste caratteristiche uniche, la Fondazione ITS Blue Zone – nata nel 2020 con l’obiettivo di valorizzare il capitale umano e naturale della Sardegna – promuove un progetto innovativo volto a rafforzare la competitività delle micro, piccole e medie imprese e a rendere l’isola una destinazione attrattiva per professionisti e talenti internazionali.
L’iniziativa si propone di rilanciare l’identità produttiva e culturale dell’isola attraverso un programma articolato, che unisce la promozione del territorio, il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di nomadi digitali.
Un patrimonio culturale che diventa brand
Il progetto parte da un assunto forte: la Sardegna può trasformare la sua unicità – fatta di saperi antichi, cucina identitaria, musica e artigianato – in un vero e proprio brand di qualità. La Blue Zone non è solo un fenomeno demografico, ma una leva di marketing territoriale capace di differenziare l’offerta sarda sui mercati globali, valorizzando prodotti e servizi legati a benessere, autenticità e sostenibilità.

Promozione territoriale e internazionalizzazione delle imprese
Una delle azioni principali del progetto consiste nella promozione del settore enogastronomico come ambasciatore dell’identità sarda nel mondo. Per questa ragione, è stato realizzato un portale di promozione delle imprese del territorio, una vetrina attraverso le quali mettere in mostra le eccellenze del territorio, prodotti che fanno dell’enogastronomia della Sardegna un strumento straordinario per nuovi mercati.
Le aziende coinvolte sono selezionate tra quelle che si ispirano ai principi della longevità e della tradizione, con un focus specifico su qualità, storia produttiva e potenzialità di esportazione. La narrazione del territorio avverrà attraverso contenuti culturali, ricette della tradizione, storie d’impresa e approfondimenti scientifici sulla longevità, creando una cornice comunicativa coesa e distintiva.

La Sardegna che accoglie chi vuole innovare
Accanto alla valorizzazione delle imprese locali, il progetto guarda anche all’attrazione di nuove energie. La Sardegna viene proposta come luogo ideale per i nomadi digitali – professionisti dei settori creativi, tecnologici e culturali – che cercano ambienti stimolanti e qualità della vita. Sono previste attività di animazione nei luoghi di lavoro condivisi, servizi di accoglienza dedicati, campagne di comunicazione in lingua inglese rivolte ai mercati USA, asiatici ed europei e iniziative per favorire l’integrazione con le comunità locali.
Verso una nuova economia della qualità
Questo approccio integrato – che tiene insieme sviluppo locale, valorizzazione identitaria, internazionalizzazione e attrazione di talenti – mira a generare un impatto duraturo. Non si tratta solo di potenziare l’export o attrarre visitatori temporanei, ma di costruire un modello economico centrato sulla qualità, sulla conoscenza e sulla connessione tra chi produce valore e chi lo cerca.
In un mondo sempre più attento al benessere e alla sostenibilità, la Blue Zone sarda non è solo una curiosità demografica: è un manifesto di futuro possibile. E la Sardegna, con questo progetto, si propone come laboratorio di un’economia radicata nel territorio ma capace di dialogare con il mondo.
