Dal Salone del Libro di Torino prende il via un programma ricco di appuntamenti che intrecciano il fascino del passato con le esperienze del presente, grazie a un’iniziativa della Fondazione Mont’e Prama con il sostegno della Regione Sardegna.
Un’estate all’insegna dell’archeologia, della cultura, del cinema e della letteratura. Questo il cuore pulsante del cartellone Estate di Mont’e Prama, presentato nei giorni scorsi al Salone Internazionale del Libro di Torino: una rassegna di quattro grandi eventi che da metà giugno a fine luglio animerà i siti archeologici più suggestivi della Sardegna centro-occidentale, valorizzando il patrimonio millenario del Parco archeologico naturale del Sinis.
La rassegna, promossa dalla Fondazione Mont’e Prama e sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna, si configura come un modello di promozione culturale integrata, capace di coniugare ricerca scientifica, divulgazione, turismo esperienziale e sviluppo economico sostenibile.

«Fare rete con il territorio e le istituzioni significa creare le condizioni per un’economia nuova, centrata sulla cultura e sull’identità», ha sottolineato l’assessora regionale alla Cultura Ilaria Portas, durante la conferenza di presentazione. «Le manifestazioni culturali nei luoghi simbolo della nostra storia offrono strumenti concreti per lo sviluppo e la coesione sociale».
Dello stesso avviso Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama: «In pochi anni abbiamo trasformato un sito archeologico in un vero e proprio laboratorio culturale. La contaminazione tra arti visive, letteratura, cinema e musica con l’archeologia non è solo possibile, ma auspicabile. Lo dimostra l’attenzione crescente da parte del pubblico e degli operatori culturali».
Quattro eventi per raccontare l’identità sarda
Il calendario 2025 dell’Estate di Mont’e Prama si apre con una novità assoluta: ArcheoBeer Fest, dal 13 al 15 giugno nel borgo suggestivo di San Salvatore di Sinis. Tre giorni di incontri divulgativi, musica dal vivo e degustazioni di birre artigianali sarde, pensati per avvicinare un pubblico trasversale al mondo dell’archeologia, abbattendo barriere linguistiche e accademiche attraverso un format conviviale.

A seguire, il 17, 18, 19, 20, 28 e 29 giugno, andrà in scena il Festival Internazionale dell’Archeologia, con appuntamenti diffusi tra il Museo Civico di Cabras, l’area archeologica di Tharros e Bosa. Il programma prevede conferenze con archeologi di fama internazionale, workshop, visite guidate, attività didattiche e incontri con i curatori dei principali scavi in corso nel Mediterraneo.
Dal 2 al 5 luglio sarà la volta del Sardegna Archeofilm Festival, nella straordinaria cornice dell’area archeologica di Mont’e Prama. Realizzato in collaborazione con Archeologia Viva (Giunti Editore) e Firenze Archeofilm, il festival porterà a Cabras una selezione internazionale di film e documentari archeologici, cortometraggi e animazioni, offrendo nuove chiavi di lettura su civiltà antiche e patrimonio culturale.
Gran finale dall’8 all’11 luglio con il Festival Letterario dell’Archeologia, ambientato presso la Peschiera di Mare Pontis, nel cuore della laguna di Cabras. A firmare la direzione artistica lo scrittore Giovanni Follesa, che ha annunciato la partecipazione di figure di primo piano del giornalismo e della divulgazione storica: Paolo Mieli, Aldo Cazzullo, Alberto Matano e Tullio Solenghi, tra gli ospiti già confermati.

La strategia culturale del territorio
Il progetto dell’Estate di Mont’e Prama si inserisce in un disegno più ampio di valorizzazione dell’identità culturale sarda, in coerenza con le linee guida europee per la promozione del patrimonio come motore di sviluppo sostenibile. Secondo uno studio del Comitato Economico e Sociale Europeo, ogni euro investito nella cultura produce un ritorno moltiplicatore tra i 3 e i 7 euro sull’economia locale, attraverso occupazione, turismo e filiere creative.
Il caso del Parco archeologico del Sinis rappresenta in tal senso una best practice, come conferma anche il recente inserimento della Fondazione Mont’e Prama tra i modelli di gestione virtuosa nella relazione 2024 dell’Osservatorio Nazionale per il Patrimonio Culturale Immateriale.
Con una visione che tiene insieme tutela, valorizzazione, formazione e partecipazione, l’Estate di Mont’e Prama si propone di rafforzare la percezione della Sardegna non solo come meta turistica, ma come luogo di pensiero, di storia e di produzione culturale.
Per informazioni aggiornate su date, ospiti e programmi, è possibile consultare il sito ufficiale della Fondazione Mont’e Prama e seguire i canali social dedicati alla manifestazione












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