(Federica Cannas) – L’amicizia tra Gabriel García Márquez e Shakira è stata un incontro straordinario tra due persone che, pur appartenendo a mondi diversi, condividevano un’essenza comune: l’amore per la Colombia e per l’arte. Da un lato, il maestro del realismo magico, premio Nobel per la letteratura, capace di trasformare la realtà in un affresco di poesia e sogno. Dall’altro, la pop star di Barranquilla, capace di incantare il mondo con la sua voce inconfondibile e la sua presenza magnetica. Tra loro nacque un legame speciale, fatto di ammirazione reciproca, collaborazioni artistiche e affetto autentico.
Era il 1999 quando Gabriel García Márquez incontrò per la prima volta Shakira. Lei, allora ventiduenne, stava rapidamente scalando le classifiche internazionali, mentre lui, già leggenda vivente, era sempre più riservato nelle sue apparizioni pubbliche. Fu in quell’anno che García Márquez decise di intervistarla per la rivista colombiana Cambio, e fu in quell’occasione che tra i due nacque un’intesa immediata.
L’articolo che ne scaturì non fu una semplice intervista, ma un omaggio alla cantante che, secondo lo scrittore, possedeva un talento innato e un’originalità assoluta. Márquez scrisse che la sua musica era unica, che la sua sensualità non era costruita ma “inventata da lei stessa”, un tratto distintivo che la rendeva inconfondibile. Fu un’investitura importante. Uno dei più grandi scrittori del mondo riconosceva in lei qualcosa di speciale, qualcosa che andava oltre la semplice fama.
Nel 2007, il destino fece incrociare ancora una volta i loro cammini, questa volta in un progetto che fondeva letteratura e musica. Quando venne annunciata la trasposizione cinematografica del celebre romanzo di García Márquez L’amore ai tempi del colera, Shakira venne coinvolta per curare parte della colonna sonora.
La cantante compose tre brani per il film: Hay Amores, Despedida e Pienso en Ti. Le sue canzoni, cariche di nostalgia e passione, riuscirono a tradurre in musica l’essenza dell’opera di Márquez, quell’attesa dell’amore eterno, sospeso tra il tempo e la memoria. Despedida ricevette persino una nomination ai Golden Globe come Miglior Canzone Originale, suggellando il perfetto incontro tra il mondo della musica e quello della letteratura.
Quella tra Shakira e García Márquez non fu una semplice collaborazione artistica, ma un’amicizia profonda, fatta di momenti condivisi lontano dai riflettori. Nel 2006, lo scrittore si recò a Città del Messico per assistere a un concerto di Shakira, un gesto di affetto che testimoniava quanto la stimasse non solo come artista, ma anche come persona. Non era un gesto scontato, García Márquez non era noto per le sue frequentazioni mondane, eppure per lei fece un’eccezione.
Una delle immagini più belle che raccontano il loro rapporto è quella scattata nella casa dello scrittore, Casa Fuego, in Messico. La fotografia li ritrae insieme, sorridenti, immersi in un’atmosfera familiare. Un momento semplice, ma carico di significato. Due icone della cultura colombiana, due generazioni diverse, unite dalla stessa passione per l’arte e dalla stessa volontà di raccontare la vita attraverso le proprie opere.
Quando nel 2014 Gabriel García Márquez si spense all’età di 87 anni, Shakira fu tra le prime a rendergli omaggio. Pubblicò una foto insieme a lui accompagnata da parole commosse: “Caro Gabo, te ne vai, ma restano le tue opere e il tuo amore per sempre nei nostri cuori. Unico e irripetibile…”.
Il dolore della cantante era sincero, perché Márquez non era solo un mentore o un ammiratore, ma un amico, una figura di riferimento nella sua vita. Con la sua scrittura, aveva ispirato intere generazioni, e con la sua stima aveva dato a Shakira una consapevolezza ancora più profonda del suo ruolo artistico.
Oggi, a distanza di anni dalla scomparsa di García Márquez, il legame tra il suo mondo e quello di Shakira continua a vivere. Entrambi hanno portato la Colombia nel mondo, l’hanno raccontata, esaltata, trasformata in arte. Lui attraverso il potere delle parole, lei attraverso il potere della musica.
L’amicizia tra questi due esponenti della cultura colombiana dimostra che le arti non hanno confini. Letteratura e musica possono dialogare, ispirarsi, fondersi, creando qualcosa di eterno. E se Márquez ci ha insegnato che la vita è un intreccio di magia e realtà, Shakira ha saputo trasformare quella magia in melodia, mantenendo vivo il sogno che lui ha lasciato in eredità.