Pace e Giustizia: In questa sezione sono esposti lavori che riflettono sul tema dei diritti umani e della giustizia sociale. Tra le opere più significative, Defend Dignity, parte della campagna We The People del 2017, è diventata simbolo delle proteste per un'America più inclusiva. La scelta della Fabbrica del Vapore come sede non è casuale: questo spazio industriale, attivo durante le due guerre mondiali, si distinse per aver rifiutato di convertire la propria produzione per scopi bellici.
Ambiente: Nella sezione dedicata all’ambiente, l’artista riflette sulla necessità di proteggere il pianeta, usando metafore visive come in Tear Flame, dove una lacrima che solca il volto di una donna simboleggia la fragilità della Terra. Altri lavori, come OBEY Cargo Fragil e Paint it Black, invitano lo spettatore a considerare le conseguenze dell’inquinamento e l’importanza delle energie rinnovabili.
Biografia
Shepard Fairey, nato a Charleston nel 1970, è uno degli street artist più celebri al mondo. Il suo percorso artistico inizia negli anni '80 quando, ancora studente alla Rhode Island School of Design, crea il progetto Andre the Giant has a Posse. Questa campagna, con il celebre slogan OBEY, diventa simbolo della sua poetica, che si fonda sulla critica delle convenzioni sociali e sulla promozione di un pensiero critico autonomo. Il suo stile si caratterizza per un’estetica minimalista e audace, fortemente influenzata dalle sottoculture punk e hip hop.
L'impatto dell'arte di Shepard Fairey
Con oltre 135 murales pubblici realizzati in tutto il mondo, Shepard Fairey è considerato uno degli artisti più rilevanti nel panorama della street art. Il suo lavoro non si limita alla sola estetica, ma affronta temi di grande attualità, invitando gli spettatori a interrogarsi sulle questioni globali. Le sue opere, che spaziano tra propaganda politica e messaggi di pace, offrono una riflessione critica sulla società contemporanea.