La mostra è il frutto di due anni di ricerca all’interno dell’Archivio Ponis e si articola in quattro sezioni, ognuna dedicata a un aspetto centrale del suo lavoro.
Un elemento distintivo della produzione di Ponis, raramente sottolineato, è la pittura, a cui la terza sezione è dedicata. Attraverso una serie di dipinti realizzati sul porticciolo di Nervi, l’architetto mostra la sua capacità di catturare lo spirito dei luoghi con una sensibilità che si riflette nelle sue opere architettoniche.
L’ultima sezione, “Viaggi”, esplora come le esperienze di viaggio abbiano influenzato Ponis. Oltre ai numerosi spostamenti in Sardegna, alla scoperta dell’architettura vernacolare, Ponis ha visitato luoghi iconici come New York, Philadelphia, Ronchamp e La Tourette, dove si è confrontato con i lavori di maestri come Louis Kahn, Robert Venturi e Le Corbusier.
Nato a Genova nel 1933 e laureatosi a Firenze nel 1960, Ponis si trasferì presto a Londra dove lavorò nello studio di Denys Lasdun, uno dei protagonisti del New Brutalism. Fu questa esperienza a influenzare profondamente il suo approccio al progetto, basato su una sintesi tra rigore formale e rispetto del contesto naturale.
Il cuore del lavoro di Ponis sta proprio nel dialogo tra architettura e paesaggio. Le sue abitazioni non invadono la natura, ma ne accolgono gli elementi: rocce e alberi diventano parte integrante del progetto, in un continuo gioco di adattamento e integrazione. Questa capacità di leggere e rispettare il territorio ha fatto di lui un punto di riferimento per l’architettura sarda della vacanza, con un’eredità che continua a ispirare le nuove generazioni di progettisti.
Oltre all’esposizione, la mostra sarà arricchita da un ciclo di conferenze, durante le quali storici ed esperti approfondiranno la poetica di Ponis e l’impatto delle sue opere sull’architettura contemporanea. Un’occasione imperdibile per esplorare il lavoro di un maestro che ha saputo fondere etica e estetica in un linguaggio unico, radicato profondamente nel territorio che ha amato e trasformato.